Con il temine Inquisizione si vuole indicare l’insieme di tribunali ecclesiastici istituiti per combattere le eresie diffuse a partire dall’XI secolo in tutta Europa soprattutto in Francia e in Italia centro-settentrionale.
Fu papa Innocenzo III (papa dal 1198 al 1216) a scegliere per primo degli “inquisitori” tra i vescovi, che compivano indagini nei confronti dei sospettati, ma solo con papa Gregorio IX si istituirono veri e propri tribunali presieduti da due giudici nominati direttamente dal papa, superiori all’autorità dei vescovi.
La procedura inquisitoriale consisteva in varie fasi: dapprima si accordava un tempo per permettere ai colpevoli di confessare i loro errori (così da essere perdonati), poi veniva sistematicamente interrogata la popolazione, infine venivano esaminati i sospettati, costretti a confessare sotto tortura
Il ruolo di giudice inquisitore sottratto ai vescovi fu affidato in un primo momento ai monaci cistercensi e poi ai frati domenicani e francescani
Chi furono le vittime dell’Inquisizione?
All’inizio gruppi o persone singole che si allontanavano dalle posizioni della Chiesa cattolica, come i catari, contro i quali il papato indisse anche una crociata (1209-1229) e i valdesi. Successivamente si passò agli ebrei che non intendevano convertirsi o che convertiti continuavano a coltivare la fede e le prescrizioni originari.
Infine, herbane, donne di medicina, levatrici, streghe e stregoni, cioè sopratutto donne e uomini accusati di aver fatto un patto con Satana e di adorarlo in orge terrificanti chiamate “sabba”.
Ecco alcune storie di vittime e inquisitori giunte fino a noi
- Vittime
Gostanza, la strega di San Miniato
- Inquisitori