I Menhir e il segno dello scorpione

I menhir (dal bretone men e hir "pietra lunga) sono dei megaliti  monolitici eretti solitamente durante il Neolitico, che potevano raggiungere anche più di venti metri di altezza, come ad esempio il Grand Menhir rotto di Locmariaquer in Bretagna.

I menhir (dal bretone men e hir “pietra lunga) sono dei megaliti monolitici eretti solitamente durante il Neolitico, che potevano raggiungere anche più di venti metri di altezza, come ad esempio il Grand Menhir rotto di Locmariaquer in Bretagna.


I “men e hir” sono stati anche collegati alle preistoriche costruzioni funebri anglosassone formate da più pietre che simboleggiavano la precarietà della vita umana e la loro ambigua ed eterna tensione tra spirito e materia.

Questi megaliti monolitici con la loro verticalità rappresentavano allegoricamente la preponderanza del principio maschile e allo stesso tempola relazione tra il sacro e il profano. Nella tradizione classica universalmente acettata da tutti gli astrologi, essi sarebbero associati al segno dello scorpione, una sorta di “ chiodo del sacrificio” per i pagani, mentre per la Cabala la loro posizione eretta ne fanno il simbolo dell’asse portante del mondo in virtù della loro somiglianza con uno strumento di tortura associato ai boia o agli un agizzini.

Allo scorpione pertanto diviene un segno zodiacale nel quale covivono in egual misura molte ambiguità, la crudeltà e il misticismo, la passione e l’ordine, la carità e la vendetta in virtù delle associazioni sopra citate.

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