Incantesimo d’amore di Astarte

Astarte è una delle divinità più importanti della zona mediorientale. Nota col nome greco antico di Αστάρτη e come עשתרת in ebraico, fu una divinità femminile comune ad ogni nazione semitica. I maggiori centri di culto furono Sidone, Tiro e Biblo. Era venerata anche a Malta, a Tharros in Sardegna, ed Erice in Sicilia, dove venne identificata con Venere Ericina. Astarte entrò a far parte dalla XVIII dinastia egizia anche del pantheon egizio, dove venne identificata con Iside, Sekhmet ed Hathor. In epoca ellenistica fu accomunata alla dea greca Afrodite, come Urania e Cipride (da Cipro, uno dei maggiori centri di culto di Astarte) e alla dea siriaca Atargartis, la Dea Syria dei Romani. Suoi simboli erano il leone, il cavallo, la sfinge e la colomba. Nelle raffigurazioni compare spesso nuda ed in quelle egiziane con ampie corna ricurve, sull'esempio di Hathor.
L’ incantesimo d’amore di *Astarte è molto potente, non usatelo con leggerezza. Per questo incantesimo è necessario possedere una foto della persona che volete far innamorare oppure alcuni dei suoi oggetti personali.

  • Cosa serve:

Attendere la luna crescente
3 candele precedentemente unte con olio di rosa.
1 rossa
1 rosa
1 blu (non azzurro)
È necessario impostare con la massima cura l’altare (l’altare sarà senza spigoli, possibilmente di forma arrotondata) e alla creazione del cerchio .
Posizionare le 3 candele ai margini interni del cerchio; la candela rossa di fronte a voi e le altre due dietro in modo da formare un triangolo che vi contenga.
Mettere l’oggetto o la foto della persona che volete far innamorare sull’altare.
Accendete prima candela ROSSA e, pensando intensamente alla persona che amate unita a voi, recitate:

Oh Astarte, Regina del Cielo, Regina delle Donne, Signora del Mare,
Madre Benedetta, Signora delle Acque, Guardiana delle Navi,
Signora delle Battaglie, Dea della Tempesta, Signora dell’Amore
io invoco il tuoi aiuto

Ora accendete la seconda candela (quella rosa) e recitate:

Grande madre, che tu sia mille volte benedetta,
o progenitrice di tutti i viventi, porta a me …( nome)

Ora accendete l’ultima candela (quella blu) recitando:

Che nessuna paura lo colga o estranea lo distolga.
Con la tua potenza, la sua anima alla mia, lega.
Uniti coglieremo la spiga e la corolla,
la foglia e l’anello, insieme per sempre.
Cosi sia.

Restate in meditazione per il tempo che riterrete necessario, ma non meno del consumarsi di metà delle candele.
Successivamente spegnete le candele, ringraziate la dea e sciogliete il cerchio.
Conservate la cera e l’immagine ( o l’oggetto) che avete usato per l’incantesimo  in un luogo buio e lontano da occhi indiscreti.

 

[box] Seguite ATTENTAMENTE tutte le istruzioni alla lettera, anche se vi sembrano banali. In moltissimi casi la superficialità e la faciloneria con le quali ci si accinge ad eseguire un rituale, sono la causa del fallimento del rituale stesso.[/box]

  • Chi era Astarte?

*Astarte è una delle divinità più importanti della zona mediorientale. Nota col nome greco antico di Αστάρτη e come עשתרת in ebraico, fu una divinità femminile comune ad ogni nazione semitica.

I maggiori centri di culto furono Sidone, Tiro e Biblo. Era venerata anche a Malta, a Tharros in Sardegna, ed Erice in Sicilia, dove venne identificata con Venere Ericina. Astarte entrò a far parte dalla XVIII dinastia egizia anche del pantheon egizio, dove venne identificata con Iside, Sekhmet ed Hathor.

In epoca ellenistica fu accomunata alla dea greca Afrodite, come Urania e Cipride (da Cipro, uno dei maggiori centri di culto di Astarte) e alla dea siriaca Atargartis, la Dea Syria dei Romani. Suoi simboli erano il leone, il cavallo, la sfinge e la colomba. Nelle raffigurazioni compare spesso nuda ed in quelle egiziane con ampie corna ricurve, sull’esempio di Hathor.

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