Gostanza Gostanza
Processo per stregoneria contro Gostanza Gostanza da Libbiano, iniziato in Toscana nel 1594 dal vicario generale del vescovo di Lucca e da un vice inquisitore e concluso dall’inquisitore generale di Firenze.
Dopo essere stata interrogata il 4 novembre, e aver parlato delle pratiche terapeutiche che faceva, l’imputata venne interrogata sotto tortura il 7 novembre e cominciò a parlare di malefici, di morti e di partecipazione al sabba
Qual reverendo signor vicario, visto che detta monna Gostanza dice di no et di sì, così commesse legarsi et mettersi alla fune. Et così. Et adomita così legata che voglia dire la verità, altrimenti tocherà della fune, dixe:«Scioglietemi, io voglio dire, io gl’ho misurati a vanvera et a cianfera, come persone di poco intelletto». [Seguono nove domande e risposte, che non soddisfano il giudice].
Qual reverendo signor vicario commesse tirarsi su et così tirata 3 braccia alta et statovi sulla fune circha un Credo, dixe: «Calatemi giù, io voglio dire». Et così, fattoli più admonimenti, fu calata. Dixe al signor vicario: «Segnatemi, io lo dirò».
Et così segnata per il signor vicario, dicendoli che dica che parole dice, dixe: «Io dico se non nel nome di Dio et non altro».
Qual reverendo signor vicario, visto detta monna Gostanza stare sulla negativa, commesse tirarsi su, et così fu tirata su et così tirata, dixe:«Madre di misericordia, aiutatemi, misericordia» più et più volte.
Admonita che dica la verità, dixe: «Ascendetemi, per la vostra misericordia, io la dirò, ascendetemi, io la dirò».
Admonita che lo dica sulla fune, dixe: «Io non lo posso dire,ascendetemi, io non lo posso dire».
Admonita che dica, altrimenti starà sulla fune tanto che la dica, dixe:«Ascendetemi, vergine Maria, ascendetemi, Vergine Maria – più et più volte – io lo dirò».
Admonita che cominci a dire et ascenderà, dixe: «Io lo dico. Altissimo Signore, eterno Dio, domando gratia a voi, Signore mio, che voi liberiate questo poverino». Et fa un segno di croce et ritorna.
Qual reverendo signor vicario visto, commesse calarsi giù detta monna Gostanza Gostanza, la quale stette la detta fune , la quale stette la detta fune circha dua Misereri Misereri, et così calata, interrogata come si fanno le malie, dixe sapere come le si fanno perché l’ha inteso dire.