Magia e Mondo Contemporaneo

Il Tempo è un’invenzione dell’Uomo e rappresenta solo lo strumento per misurare la distanza che corre fra la nascita e la morte di un essere umano.

Le nostre vite non sono che piccoli segmenti di luce che attraversano l’eternità del Tempo Cosmico, immobile e silenzioso.

Fugaci come le stelle d’agosto, sono lo zampillo d’acqua che la Temperanza, Angelo del Tempo, travasa senza sosta, dalla brocca del Prima a quella del Poi, nello spazio di un sospiro.

Effettivamente, viviamo, di momento in momento, fotogrammi che scorrono uno dopo l’altro, nel Presente.

Gli istanti che abbiamo vissuto li chiamiamo Passato, quelli che ancora non sono arrivati sono il nostro Futuro e, quindi, il Presente, figlio del Passato e padre del Futuro, è la nostra sola realtà.

La fretta di sperimentare ciò che ancora non abbiamo vissuto, la nostalgia degli istanti che mai torneranno, la paura dell’ignoto e la sensazione, più o meno cosciente, che dietro l’angolo si nasconda il Gran Finale della nostra esistenza, ci spingono, nella migliore delle ipotesi, a cercare l’appoggio del Mago, il quale, grazie alla Saggezza e alla Conoscenza, alla Esperienza e all’Intuizione, ci aiuta a proseguire nel nostro viaggio nei momenti più difficili della vita.

Tuttavia, oggigiorno, viviamo in un tempo nel quale la scienza può quasi tutto e non possiamo fingere con noi stessi che non esista…

Per esempio, prima, non disponevamo dei mezzi di cura che abbiamo oggi a portata di mano ed era legittimo pensare che la forza “soprannaturale” del Mago potesse ottenere gli stessi risultati spettacolari che oggi ottengono gli antibiotici o il bisturi di un chirurgo oncologico.

Ma, ora, tutto è cambiato grazie al progresso scientifico e tecnologico degli ultimi due secoli ed ignorare questa realtà sarebbe mettersi contro la capacità di iniziativa e l’immaginazione umana e, quindi, contro la stessa natura dell’Uomo in quanto Opera Suprema della Creazione.
Dimodoché , attribuire implicazioni soprannaturali a eventi apparentemente inspiegabili ,senza aver tentato di spiegarli precedentemente, per mezzo delle leggi fisiche dimostrate, sarebbe smentire l’Intelligenza Umana e suonerebbe blasfemo e segno di disprezzo giacchè, a traverso l’insegnamento che ci hanno trasmesso gli antichi Saggi, sappiamo che la stessa Natura, che oggi possiamo spiegare in modo oggettivo e che condividiamo con tutte le creature dell’Universo, è il Tempio dell’Energia Creatrice e, nello stesso tempo e appunto per questo, la Fonte della Magia stessa.

La stessa Tavola di Smeraldo, quando afferma :

Ciò che è sopra è come ciò che è in basso, e ciò che è in basso come ciò che è sopra. Per mostrare il miracolo dell’Unico”.

vuole manifestare, nell’ambito del Continuum  che prende forma quando arriviamo alla definizione del punto di partenza del “sopra” e del “sotto”, cioè nel momento dell’individuazione del centro di tutte le cose, come non possa esistere il concetto di miracolo nella misura in cui la parola implica un avvenimento al di fuori delle  Leggi della Natura.

Il punto di vista Ermetico è, infatti, che ciò che consideriamo miracoloso è semplicemente l’interazione delle Leggi Naturali secondo processi che non capiamo e nient’affatto l’infrazione di queste stesse Leggi.

Tutto questo potrebbe spaventare coloro i quali percepiscono il potere della Magia nel profondo del loro animo ed anche potrebbe apparire come un controsenso, visto che molti sono convinti che
Scienza e Magia  si trovano in opposizione fra loro, tuttavia, in realtà, l’una è esattamente la conferma dell’altra, visto e considerato che in quell’antichità nella quale la Magia affonda le sue radici, all’inizio dello sviluppo del pensiero filosofico dell’Uomo, le due coincidevano perfettamente, tanto che i grandi Maghi del passato sono gli Scienziati che fondarono le basi di tutta la conoscenza moderna.

Chi si avvia sul cammino della Magia in generale deve essere molto cosciente di tutto ciò se vuole rimanere libero da tutte le superstizioni che spesso si basano sulla mala fede e sull’ignoranza  parola del tutto ignota nel mondo del Mago il cui compito è spesso la cura dell’anima altrui.

Egli saprà entrare in contatto con essa, però a condizione che abbia una conoscenza profonda della vita, con tutto il suo dolore, ed anche che non conosca  nè superstizioni né pregiudizi, essendo riuscito a liberarsi di questa schiavitù,  e che sappia parlare, dopo anni di profonda ricerca interiore nei meandri della sua propria anima, il linguaggio che raggiunge le più nascoste profondità del cuore umano.

Questo deve essere il concetto moderno del Mago, cosciente della realtà intorno a lui, realtà che nel corso dei millenni è andata cambiando e delimitando, con assoluta precisione i territori della conoscenza umana e sottolineando, senza lasciar spazio a dubbi, il confine che esiste fra la  Magia dell’anima, la Scienza Moderna e la Stregoneria a buon mercato  che tanto danno procura all’antica tradizione esoterica.

E’ vero che c’è un Mago in ognuno di noi, solo dobbiamo andare a cercarlo, permettendogli di uscire allo scoperto, educandolo in modo che sappia porsi davanti alla gente con un atteggiamento limpido e privo di qualsiasi superstizione, come ho già avuto occasione di dire, perché  esattamente in questa qualità di purezza spirituale si ritrova

il Segreto del Mago  che vive il suo tempo, evitando di essere un personaggio anacronistico.

Egli sarà una persona che utilizza la propria esperienza del dolore e, in generale, tutto il suo vissuto, insieme a una conoscenza che gli permetta di approfittare di ogni tipo di cultura e civiltà per il bene degli altri, in modo tale che lo spirito di colui che si rivolge a lui perché gli sveli i segreti della Vita e della Morte, trovi il cammino della guarigione, o la maniera di affrontare il futuro in piena serenità.

 

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