I mondi sottili

E’ un concetto abbastanza comune che l’uomo sia composto da corpo e mente; la Chiesa ci propone pure l’anima e lo spirito. In realtà l’uomo è un insieme assai complesso: egli è una scintilla divina, un essere spirituale che non potrebbe acquisire l’autocoscienza se non si rivestisse di un insieme di involucri di cui il più grossolano viene definito corpo fisico.

Chiunque può sviluppare la capacità di sentire i mondi sottili attraverso un allenamento e una preparazione specifica, ma di queste pratiche parleremo prossimamente.

Come già spiegato, questi corpi o rivestimenti o veicoli che dir si voglia, costituiscono la personalità, che maschera il vero Sé di ognuno di noi.

Per riassumere diremo che il corpo fisico risulta  compenetrato dal corpo eterico (energia vitale); dal  corpo astrale (sede delle passioni, emozioni e desideri) e da quello mentale (sede del pensiero).

Iniziamo con gli antichi nomi del corpo di spirito.

Essi sono :

  • Corpo fluidico: ha le caratteristiche dell’acqua, la sua trasparenza, la sua leggerezza. Come l’acqua, è indispensabile alla vita, ed è in stretto contatto con la terra.
  • Corpo aereo: alla trasparenza, alla leggerezza aggiunge l’invisibilità.
  • Corpo fluidico e corpo aereo sono i nomi dell’organismo di sopravvivenza.
  • Corpo di luce: composto di fotoni, si manifesta talvolta anche sulla terra nei casi di estasi e di trasfigurazione.
  • Corpo di gloria: come quelli di Mosè e di Elia apparsi accanto a Gesù trasfigurato per parlare con Lui dei misteri del Regno.
  • Corpo di fuoco: come quello dell’angelo che apparve a Ezechiele: Vidi qualcosa dall’aspetto d’uomo: dai suoi fianchi in giù, appariva come di fuoco e dai fianchi in su appariva come uno splendore simile all’elettro.
  • Corpo di luce, corpo di fuoco e corpo di gloria sono i nomi equivalenti dell’organismo destinato all’immortalità.
  • Ma il corpo di spirito non aveva atteso il Cristianesimo per rivelarsi al mondo: scribi e pittori d’Egitto, tre millenni prima, avevano scoperto la sua presenza qui e lassù. Questo archetipo, questo prototipo, questo secondo Io dell’uomo, lo chiamarono Ka; e l’egittologo Maspéro fu ben ispirato quando tradusse Ka con «doppio». Attivo nella vita terrena come nella vita futura, deteneva la forza vitale dell’uomo, come, d’altronde  quella di ogni essere vivente. In altre parole, sulle rive del Nilo, come su quelle dell’Indo e del Gange, l’anima e la sopravvivenza animale non costituivano un problema.
  • Il Ka non era l’anima-spirito che gli Egiziani chiamavano Ba e che rappresentavano con un uccello. Non era nemmeno la forza divina, Akh, raffigurata dai geroglifici con le braccia alzate, che simboleggiava l’aspirazione a una condizione più alta della sopravvivenza: la vita eterna.

 

I nomi moderni dei corpi sottili sono:

  • Corpo metafisico: dato che «meta» significa sia «con»  e «dopo», se ne deduce che questo corpo esiste con il corpo fisico che anima e dopo di lui, dal momento in cui l’essere ha oltrepassato le porte eterne.
  • Corpo magnetico: come il campo con lo stesso nome. Quando si spolvera con della limatura di ferro un foglio di carta sotto il quale è stata posta una calamita, si vedono disegnarsi i poli, le linee neutre e le linee di forza dello spettro magnetico che raggruppa, secondo uno schema coerente, le particelle di ferro, come il corpo di spirito raggruppa le particelle di luce.
  • Corpo di vibrazioni: dall’Aldilà cistico, Paqui, una giovane messaggera,  ha dettato nel corso degli anni Venti: «Noi non siamo più altro che vibrazioni». Concetto che Pierre Monnier completava così: «Noi inviamo verso di voi dei raggi provenienti dal nucleo luminoso intorno al quale  s’irradiano e gravitano gli atomi fluidici che costituiscono il nostro corpo». Il mondo spirituale, caratterizzato da vibrazioni estremamente rapide, è per loro non percettibile, non tangibile, non visibile, ed essi ne deducono che non esiste.
  • Corpo bioplasmico o corpo di energia:«Secondo le ultime notizie, gli scienziati sovietici, che conducono esperimenti di parapsicologia molto seri, sono riusciti a fotografare l’aura. Essi hanno constatato che essa può variare in colore e grandezza. L’hanno perfino fotografata al momento della morte quando si stacca dal corpo fisico». I loro esperimenti riassunti da uno scienziato russo, sono: «Questo corpo di energia non è solo composto da particelle, non è un sistema caotico. E esso stesso un organismo unificato. Agisce come unità; e, come unità, il corpo energetico produce il suo proprio campo elettro-magnetico e costituisce la base dei campi biologici». E’ difficile dire di più, ma bisognerebbe aggiungere: in questo mondo o nell’altro.

 

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.