Reiki – simboli e secondo livello
Il Secondo Livello Reiki è un’esperienza che, se vissuta completamente e intensamente, può dare a chi la riceve una formidabile apertura verso una maggiore consapevolezza di se e quindi dell’Universo di cui facciamo parte.
Con il Secondo Livello il flusso energetico aumenta sensibilmente permettendo di lavorare sul piano “mentale”, agendo sull’inconscio stesso e permettendone la guarigione e lo sviluppo di qualità psichiche come l’intuito. Agendo soprattutto sui piani sottili, può essere utilizzato anche per la guarigione a distanza, oltre lo spazio e il nel tempo per la risoluzione di situazioni difficili attuali o passate e per inviare influssi positivi alla natura e ad ogni forma di vita presente sul nostro pianeta.
Prima di continuare, voglio ricordare che e comunque fondamentale per ottenere l’armonia con noi stessi e col mondo, osservare i precetti del Reiki riportati qui sotto; essi sono principi universali, non solo di questa disciplina:
- Solo per oggi – non ti arrabbiare – non ti preoccupare
- Sii umile
- Sii onesto nel tuo lavoro
- Sii compassionevole verso te stesso e verso gli altri
- Il Primo Simbolo: CHOKU-REI (ciokurey)
Il 1 simbolo richiama forza, potenza, energia.La sua funzione è di richiamare, potenziare e sostenere il flusso energetico.
È energia che ha direzione. Una delle sue applicazioni principali è il potenziamento dell’autotrattamento e, in egual misura, del trattamento agli altri. Basta visualizzarlo e recitare mentalmente il mantra quando vi fate o fate un trattamento.
Le sue applicazioni sono molteplici: tracciandolo con la mano o visualizzandolo e recitando subito dopo il suo mantra, come ho già detto, si richiama una forte quantità di Energia e questo può avvenire sempre e come vedremo per un’infinità di occasioni.
E’ di fondamentale importanza far seguire al simbolo l’intenzione e per uno scopo ben preciso: senza di essa il simbolo è inefficace.
Se incontrate una persona adirata o tesa, potete mandargli una o più volte il (1°), in quel caso l’intenzione è di mandare Energia e Amore; vedrete come l’umore della persona a cui mandate il (1°) può cambiare nel giro di poco tempo.
- Il Secondo Simbolo: SEI-HEKI o SEI HEIKI (seyeki)
Già dal suono del suo Nome-Mantra se ne percepisce la dolcezza ed esso viene normalmente tradotto: “Io ho la Chiave”.
Contrariamente a quel che potrebbe far pensare la sua spigolosità grafica, la dolcezza è la caratteristica vibrazionale principale del Secondo Simbolo.
Richiama armonia, equilibrio, pace, calma, scioglimento delle tensioni, purificazione, disintossicazione, guarigione. Funzioni di questa chiave emotivo-mentale sono di creare ponti verso l’inconscio, di propagare una vibrazione d’armonia e di guarigione che può riportare equilibrio, dissolvere antiche ferite e conflitti profondi, sciogliere blocchi energetici. Sei Heki indica “lo stato mentale di chi non si scompone” e viene talvolta inteso appunto come “io ho la chiave”.
- Il Terzo Simbolo: HON-SHA-ZE-SHO-NEN (Onsciasescionen)
E’ sicuramente il simbolo più complesso, ed è considerato il più difficile da imparare.
Questo simbolo crea un ponte, un varco, attraverso la percezione della materia e ci consenta di “raggiungere” qualunque luogo in qualunque tempo.
È importante precisare che questo “ponte” non è rivolto solamente al nostro esterno, anzi .Ci si accorgerà che il “ponte” si dirige dentro di noi.
Richiama unione, unità, connessione, origine, giusta direzione. Proietta la propria coscienza in dimensioni che trascendono i confini della ragione e la limitatezza della percezione ordinaria.
È la chiave che facilità la connessione con persone, situazioni e cose con le quali si è già da sempre collegati senza esserne tuttavia consapevoli. E’ usato in tutti i trattamenti a distanza, viene anche utilizzato in abbinamento con SH per il trattamento di traumi del passato o situazioni future, ottimo per collegarsi con il Sé Superiore
Il termine composito Hon-Sha-Ze-Sho-Nen significa molte cose e solitamente gli si attribuisce il significato: “Il Buddha che che in me, viene a trovare il Buddha che c’e in te”.