Prepariamoci per la notte di S.Giovanni
La notte del 23 Giugno, la notte di S.Giovanni, è la notte magica per eccellenza.
Durante questa notte infatti la magia fa da padrona fondendo malìe, incantesimi, riti, credenze, antichissime tradizioni popolari e profondi significati sia esoterici che religiosi
ITALIA MAGICA. La magia nella tradizione italica
- I contadini italiani esponevano alla magica notte, dodici fette di cipolla corrispondenti ai 12 mesi dell’anno. Nella mattinata del 24 Giugno, le fette nelle quali la rugiada risultava più abbondante, indicavano i mesi più piovosi.
- Chi rompeva un uovo nell’acqua bollente, sempre nella notte del 23 Giugno, otteneva la sagoma di una barca a vela
- Il Prezzemolo bollito durante la notte di S.Giovanni e messo in infusione, preserverà dall’invidia, dalla stregoneria e dal malocchio.
- Chi nascondeva uno specchietto sotto il cuscino, alla mezzanotte del 23 avrebbe visto le sembianze del diavolo
- Le ragazze vergini avrebbero trovato marito se si fossero strofinate sulla Mentuccia dei campi la parte più intima del corpo.
- I Contadini erano fermamente convinti che, inumidendosi il viso con le foglie di Tarassaco imbevute della rugiada della magica notte, avrebbero combattuto ogni malanno.
- Anche le donne sposate approfittavano della rugiada per esporre le coperte e gli abiti dei propri cari, convinte di preservarli dalle tarme e dalle sciagure.
- Regalare un mazzetto di fiori di zucca imperlati di rugiada portava fortuna, abbondanza e, alle giovani coppie,un augurio di numerosa prole.
- La rugiada ed il clima purificatore della notte del solstizio servivano a rendere più bianca la tela che veniva stesa sull’erba.
- Sempre il 23, le streghe herbane raccoglievano erbe e frutti per preparare l’ erbario solstiziale estivo
- Si raccoglieva l’assenzio che veniva utilizzato come cardiotonico e somministrato anche ai conigli con il ventre gonfio, la gomma-lacca dei ciliegi per preparare olii contro i reumatismi, le bacche dell’olmo per curare tagli e ferite, i petali della rosa canina contro la tosse.
Credi e tradizioni delle streghe moderne ancora vivi
- Nella notte tra il 23 e il 24 giugno in alcune località si usa bruciare le vecchie erbe nei falò e andare alla raccolta delle nuove
- A mezzanotte cogliere un ramo di felce e tenerlo in casa, aumenta i propri guadagni.
- I giovani maschi che in questa notte colgono le foglie di valeriana, verbena e maggiorana, le faranno seccare e ridurre in polvere, gettandole addosso alle donna desiderate otterranno un sicuro successo amoroso
- per evitare che il malocchio entri in casa, sarà bene porre di fronte all’uscio un bel mucchietto di sale
- rotolarsi nell’erba bagnata renderà il fisico scattante, vigoroso e bello.
- In questa notte si possono raccogliere l’artemisia (cintura del diavolo) che ha il potere di rendere fertili,
- l’iperico ritenuto potentissimo contro i malefici ed il malocchio,
- la camomilla (da raccogliere con la mano sinistra facendo attenzione che i fiori non tocchino terra),
- la malva e la ruta (che preservano dal malocchio bambini e giovani coppie di sposi),
- la savina perché ricca di virtù curative,
- il ranuncolo doppio per impacchi contro le vesciche,
- la celidonia maggiore il cui lattice giallognolo era efficacie per estirpare verruche e fare cadere denti doloranti,
- il semprevivo dei tetti per curare herpes, orecchioni e combattere il malocchio.
- Inoltre con le dita medicinali (pollice e anulare) si raccoglie l’elleboro nero che preserva dal malocchio
il tasso barbasso utilissimo a mitigare i dolori, - la dulcamara come efficace rimedio per le malattie della pelle.
- si raccoglie il rosmarino che, appeso con iperico e ruta alle porte delle case, tiene lontani diavoli e streghe;
- l’aglio, potentissimo talismano, se raccolto prima del sorgere del sole del 24, è particolarmente forte contro la stregoneria;
- la lavanda bagnata con la rugiada, riposta a mazzetti nei cassetti e negli armadi, protegge la biancheria e tutta la famiglia
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