L’arca di Noe o l’epopea di Gilgamesh?
La storia dell diluvio universale di Noe’ e della sua arca è veritiera, o piuttosto è stata presa in prestito dalla più antica epopea di Gilgamesh?
« Di colui che vide ogni cosa, voglio narrare al mondo;
di colui che apprese e che fu saggio in tutte le cose. »
(Proemio dell’Epopea di Gilgamesh)
Il diluvio universale sembrerebbe essere un Cataclisma in seguito al quale la terra venne temporaneamente sommersa dalle acque.
Questo tema non appartiene esclusivamente all’epopea ebraica, ma è presente in moltissime tradizioni mitiche e leggendarie nell’Oriente antico, nel mondo classico e in altre civiltà.
Grandi affinità mostrano soprattutto il mito di Utnapishtim contenuto nel poema babilonese di Gilgamesh e il racconto biblico di Noè.
Gilgamesh, l’eroe del poema, il mitico re di Uruk, vive una serie di avventure con Enkidu, l’amico fedele che era stato un tempo primitivo e selvaggio.
Alla morte di questi, Gilgamesh soffre atrocemente e scopre con disperazione, dopo una difficile e affanosa ricerca dell’immortalità, l’impossibilità di evincere la morte. Durante questo cammino incontra l’uomo scampato al grande diluvio e ne ascolta il racconto:
‘Vi caricai ogni cosa esistente,
vi caricai tutto l’argento,
vi caricai tutto l’oro,
vi caricai tutti i semi degli esseri viventi, proprio tutti.
Caricai sulla nave tutti i miei amici e parenti.
Caricai sulla nave gli animali domestici, tutti gli animali
selvatici, tutti i vari tipi di artigiani. […]
Per sei giorni e sette notti i venti soffiarono, diluvio e tempesta devastarono la terra;
al settimo giorno, la tempesta, il diluvio e la bufera, che avevano lottato come una donna con le doglie, si placarono.
Il mare divenne calmo, il vento imhulla si acquietò, la piena si ritirò.
Osservai il cielo; il silenzio regnava,
perché tutta l’umanità era tornata argilla.’ –
Ai tempi del sovrano di Uruk, l’unica parte del mondo che si conosceva e si riteneva abitata, era la Mesopotamia, la pianura fertile che sta tra i fiumi Tigri ed Eufrate, in Asia minore; quindi non era poi così difficile raggrupparne tutti gli esseri viventi, perchè gli animali presenti nelle fattorie erano relativamente pochi.
Nella Bibbia, anche Noè accoglie nell’arca degli animali, ma essi due coppie di ogni specie vivente.
Noe’ e la sua famiglia navigano per più di 10 mesi attendendo che l’acqua si ritiri, poi quando la colomba che ha inviato non torna dal secondo viaggio, l’arca si arena sul monte Ararat.
A questo punto il patriarca vuota l’arca e l’abbandona, non senza prima sacrificare a Dio.
Verità o mito?
La somiglianza tra il racconto biblico e quello mesopotamico è palese, probabilmente viene preso “in prestito” dagli ebrei che successivamente lo inserirono nella Bibbia.
Un metodo scientifico che stabilisca la veridicità di una delle molte versioni sul diluvio universale è oltremodo difficile, essa richiederebbe osservazioni, logica, prove ed esperimenti.
A tutt’oggi, mancando novità scientifiche eclatanti, la situazione permane sostanzialmente immutata anche se, nel frattempo, sono nate moltissime ipotesi che cercano di riportare il mito ad un fatto realmente accaduto.