Gli spiritisti e la scrittura automatica
Gli spiritisti annoverano questa tecnica fra i mezzi migliori per una valida comunicazione con entità disincarnate. Tuttavia ci si potrebbe davanti a messaggi vari tipo e differente levatura morale, cosa che apparirebbe controllabile a seconda del livello del massaggio ricevuto.
Entità basse, larve, saccheggiatrici di energia, fornirebbero messaggi sconnessi e ingannevoli; contrariamente, entità elevate sarebbero autori di ammonimenti, buoni consigli e predizioni.
E’ possibile che lo psicologo che lo spiritista abbiano una loro parte di ragione. Se è vero che gran parte delle comunicazioni ottenute con la scrittura automatica rappresentano l’archeologia dell’inconscio, è anche vero che talvolta, tra questi contenuti ne possono affiorare alcuni di chiara matrice spirituale: comunicazioni telepatiche fenomeni di chiaroveggenza, precognizione retro-cognitiva.
Infine, non è da escludere che, e i numerosi casi che lo confermerebbero,ci sia l’intervento di una reale entità diversa dal soggetto scrivente: sono questi i casi di XENOGLOSSIA, di scrittura speculare (da leggersi con l’ausilio di uno specchio) o di notizie riguardanti persone defunte a molti km di distanza, per altro sconosciute al sensitivo.
Il compito di chi intente occuparsi di scrittura automatica risulta particolarmente gravoso perchè richiede notevole lucidità ed obbiettività, ma nel contempo elasticità mentale per separare l’oro dalla paglia.
Il parere dello cicap
La scrittura automatica o psicografia consiste nel mettersi davanti a un foglio di carta con una matita e aspettare che la mano, autonomamente, scriva parole e frasi di senso compiuto.
Vi sono alcune persone che praticano questa tecnica scrivendo semplicemente quello che vogliono per impressionare amici o curiosi. In altri casi invece la persona è in perfetta buona fede, non compie azioni volontarie, ed è il primo a rimanere sorpreso di quello che appare sul foglio di carta.
In molti pensano siano gli spiriti o altre entità che vogliano in tal modo trasmetterci i loro messaggi. In realtà la spiegazione del fenomeno è possibile senza bisogno di tirare in ballo entità ultraterrene. Gli psicologi interpretano la scrittura automatica nell’ambito dei cosiddetti automatismi.
Gli automatismi sono particolari comportamenti guidati da associazioni inconsce. Essi si manifestano tutte le volte che compiamo determinate azioni senza esserne coscienti. In particolari circostanze questi automatismi consentono di ottenere risultati migliori rispetto a quelli che otterremmo essendo consapevoli di ciò che stiamo facendo.
La scrittura automatica può essere considerata un automatismo perchè il soggetto scrive ciò che il suo inconscio gli suggerisce, ma senza esserne consapevole. Davanti a un foglio di carta ci si aspetta di scrivere qualcosa, no? Questa aspettativa produce una lieve autosuggestione che produrrà il movimento automatico della mano e la produzione di lettere, parole, frasi e in certi casi, figure.
Vi sono addirittura correnti artistiche, di stampo surrealista, che usano questa tecnica per produrre dipinti o opere letterarie. Il poeta e critico francese André Breton, nel suo “Manifesto del surrealismo”, così definisce lo stesso termine “surrealismo”: “Automatismo psichico puro col quale ci si propone di esprimere, sia verbalmente, sia per iscritto, sia in qualsiasi altro modo, il funzionamento reale del pensiero.
Dettato del pensiero, in assenza di qualsiasi controllo esercitato dalla ragione, al di fuori di ogni preoccupazione estetica o morale”. Questa definizione potrebbe adattarsi abbastanza bene alla stessa scrittura automatica.
Ciò che viene prodotto durante la scrittura automatica, quindi, non ci fornisce informazioni provenienti dall’aldilà , ma semplicemente messaggi del nostro inconscio.
Diversi psicoterapeuti la utilizzano per scoprire aspetti nascosti della personalità dei pazienti lasciando cosi’ affiorare sogni, desideri e contenuti inconsci.
riassunto da: http://www.cicap.org