Gli skopcy tra religione,stregoneria e amputazioni rituali
Gli skopcy o”castrati” erano una setta cristiana ortodossa chiamata delle “colombe bianche” o “agnelli di Dio”, diffusa in Russia nel XVIII secolo da Kondratij Selivanov (1730-1832) un contadino del distretto di Orel.
Si originò dalla scissione di un gruppo di dissidenti religiosi chiamati “vecchi credenti” che nel ‘700 predicavano ai fedeli di praticare la mortificazione del corpo. Per tale ragione i maschie le femmine provvedevano autonomamente alla eliminazione di tutti gli organi atti alla riproduzione che la natura aveva dato loro in dotazione.
Sia per gli uomini che per le donne vi erano due stadi di “purificazione”: con il primo, “l’agnello bianco” diventava impossibile procreare ( per le femmine vi era l’amputazione dei capezzoli e delle mammelle, mentre per maschi delle gonadi )
Con il secondo stadio “la bianca colomba”si veniva “mondati” da ogni residuo di attributo sessuale dal “piccolo padre” della comunità ( per le donne si provvedeva l’infibulazione e per gli uomini alla resezione del pene) e liberati definitivamente dalla vergogna e dalla schiavitù dei desideri libidinosi.
La gente comune viveva gli Skopcy con paura reverenziale, li considerava da un lato santi e dall’altra maghi per i poteri straordinari che venivano loro attribuiti, specie se erano “bianche colombe”.
Nel 1800 la setta era talmente stesa dal destare preoccupazione nelle autorità, che iniziarono a perseguitarla. Fuggiti in Romania, si stabilirono a Jassy e Bucarest
Ancora circa 2000 Skopcy, secondo fonti sovietiche, nel 1929 erano presenti sul territorio russo sino a quando furono del tutto eliminati durante il regime stalinista.Alcuni episodi di auto-castrazione e di asportazione del seno continuarono a verificarsi dopo la seconda guerra mondiale in estreme zone rurali russe. L’ultimo episodio registrato risalirebbe al 1951.
Una delle ultime bianche colombe, prima di morire disse: “siamo stati angeli molto vicini al Signore, forse i suoi preferiti. Ma siamo stati angeli caduti, come Lucifero”