Cosa sono quelle misteriose fiammelle dette fuochi fatui?
I fuochi fatui sono piccole fiammelle solitamente di colore blu, che si manifestano a livello del terreno in particolari luoghi come i cimiteri, le paludi e gli stagni nelle brughiere.
Le leggende sui fuochi fatui sono moltissime: nell’antichità si pensava che fossero manifestazioni delle anime dei defunti o delle “anime perse” vaganti, che avevano bisogno di preghiere per uscire dal purgatorio, o di bimbi morti prematuramente, senza avere potuto ricevere il battesimo.
Secondo i testimoni del misterioso fenomeno i fuochi fatui vengono descritti come luce fredda, senza fumo, nè bruciature alle cose che attraversano e sembra che li si possa vedere meglio nelle fredde serate d’autunno.
Il fenomeno è raro, difficile da riprodurre in laboratorio, quindi scientificamente è stato scritto poco; una spiegazione possibile è che siano generati dal metano – uno dei gas prodotti dalla putrefazione di sostanze organiche (corpi umani o di animali sepolti) in presenza di anidride carbonica – mescolato a tracce di fosfina, un composto che prende fuoco spontaneamente appena entra in contatto con l’aria, e incendia il metano.
Si tratta invece di fiammelle derivate dalla combustione del metano e del fosfano dovuta alla decomposizione di resti organici.