Cos’è l’Aura nella tradizione magica?
Cos’è l’Aura e come funziona?
Tutti gli ondeggiamenti del temperamento sono evidenziati nell’aura, che si manifesta con precise colorazioni. Essa stessa scaturisce dall’intensa interattività fra le polarità positive e negative degli elementi che costituiscono il corpo.Valutando la colorazione dell‘aura un osservatore attento è senz’altro in grado di specificare e cogliere il carattere di una persona.
Il corpo astrale ha due centri all’interno del cervello: il cerebro, sede della coscienza allo stato normale, e il cervelletto, sede dell’inconscio.
Oltre a questi, il corpo astrale dispone di altri «centri psichici» che, di norma, coincidono con i centri fisici più importanti, costituendo in tal modo collegamenti evidenti fra la realtà fisica e astrale.
Nelle persone con uno sviluppo ritardato o con un’attività psichica bloccata, tali centri energetici sono come addormentati.
Grazie all’allenamento o all’aiuto della meditazione profonda, questi blocchi possono sovente essere rimossi, con la completa apertura e disponibilità dei centri psichici, attraverso i quali la magia è in grado di canalizzare le prodigiose e benefiche forze captate dal mondo esterno.
[box]Analogo risultato possono ottenere le droghe o violente emozioni, solo che in questi casi l’apertura è talmente improvvisa e brutale da rivelarsi non di rado disastrosa, tanto che lo sprovveduto soggetto si ritrova del tutto incapace di governare le formidabili energie da cui è stato improvvisamente invaso sul piano astrale.[/box]
La corretta apertura dei centri psichici costituisce un aspetto fondamentale nella religione e nella magia indù e tibetana (ma anche di tante altre) e se posso darvi un suggerimento vi consiglio di approfondire l’argomento con qualche buona lettura.
Per quanto ci riguarda, sappiate comunque che l’allenamento consente già di dare il via all’apertura di questi centri interiori, anche se il processo di completa fluidità è condizionato dalla pratica che deve risultare costante e appropriata.
Nel pensiero magico e filosofico indiano questi centri sono chiamati i «petali del loto», dal nome dello splendido fiore, e la loro apertura o risveglio è ottenuto tramite il Kundalini Yoga, una specialissima tecnica
Ecco, ora, i nomi di questi centri:
- Muladhara: Terra, la parte, più bassa dell’anima.
- Swadhistana: Acqua, gli organi sessuali.
- Manipura: il centro dell’anima, la regione ombelicale, Fuoco.
- Anahata: equilibrio, il cuore, Aria.
- Visudha: il collo
- Akasha. Anja: Volizione e intelletto, localizzato in mezzo alle sopracciglia.
- Sahasrara: il più alto e divino dei centri, il «loto dai mille petali», nei pressi della ghiandola pineale, controlla tutti gli altri centri psichici.
- Susumna: Akasha, localizzato lungo la colonna vertebrale, tiene collegati tutti gli altri centri.
Questi vortici energetici sono conosciuti presso le tradizioni occidentali con nomi vari e diversi, anche la collocazione non è sempre la stessa, ma cambia in modo lieve, tanto che, in linea generale, si può dire siano individuati sempre negli stessi punti.
Tratto da:IL LIBRO SEGRETO DELLE ARTI MAGICHE